Venusberg, 70 x 50, acrilici su tela, collezione privata
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Foto dal mensile
Il blog dedicato alla pittura di Marco Di Chio. Qui puoi trovare tutte le foto dei dipinti e le notizie delle mostre. The blog devoted to paintings by Marco Di Chio. Here you can find all the pictures of the paintings and news of exhibitions.
PER CHI FOSSE INTERESSATO ALL'ACQUISTO O PER INFORMAZIONI, CONTATTARE LA MAIL: marcocontrotenore@gmail.com
Marco Di Chio
La pittura di Marco Di Chio
La pittura è considerata da sempre la simulazione grafica di ciò che vediamo nella natura: alberi; paesaggi e persone sono stati modelli fondamentali che ogni pittore ha sempre rappresentato.
Questo tipo di pittura si discosta totalmente da questo principio, non si riproduce modelli reali, ma bensì , getti di colore che rappresentano emozioni provati dall’autore nel suo rapporto con la propria natura o con il mondo che lo circonda. Anche il segno e il punto fanno parte del quadro essendo i fondamenti della geometria (il segno è un' insieme di punti, ecc.), esse formano una immagine astratta in repentino movimento emotivo, e sta nel fautore a farsi sue le emozioni rappresentate.
La tela posta a terra e non più sul cavalletto, consente di operare da tutti i quattro lati, eliminando ogni tipo di gerarchia al dipinto (sopra e sotto, destra e sinistra), consentendo al pittore di agire non più con la sola mano, ma con tutti gli arti del corpo.
Le opere di Marco Di Chio sono il risultato di ripetuti e quasi ossessivi passaggi compiuti dentro e intorno alla tela, e nella quale ogni più piccola parte condivide la stessa intensità dell’insieme, come se ogni minima porzione fosse la riduzione in scala dell’immagine complessiva.
All’origine di questa concezione pittorica c’è senz’altro lo studio accurato della filosofia moderna di Breton, Freud ed Ernst; i quali credevano nella produzione di arti ispirate dall’inconscio e dalla irripetibilità dei soggetti.
Marco Di Chio nasce a Verona e vive a Cadidavid (VR), compie gli studi artistici presso l’istituto d’arte “N. Nani” di Verona sotto la guida dei maestri Paolo Favaro e Chiara Castagna. Grazie a loro egli ha potuto essere in contatto direttamente con le nuove tendenze della pittura contemporanea. I suoi quadri sono stati esposti anche nel palazzo della Gran Guardia in occasione della “Giornata dell’arte” nel maggio 2007 e fanno già parte di collezioni private nazionali ed internazionali.
Questo tipo di pittura si discosta totalmente da questo principio, non si riproduce modelli reali, ma bensì , getti di colore che rappresentano emozioni provati dall’autore nel suo rapporto con la propria natura o con il mondo che lo circonda. Anche il segno e il punto fanno parte del quadro essendo i fondamenti della geometria (il segno è un' insieme di punti, ecc.), esse formano una immagine astratta in repentino movimento emotivo, e sta nel fautore a farsi sue le emozioni rappresentate.
La tela posta a terra e non più sul cavalletto, consente di operare da tutti i quattro lati, eliminando ogni tipo di gerarchia al dipinto (sopra e sotto, destra e sinistra), consentendo al pittore di agire non più con la sola mano, ma con tutti gli arti del corpo.
Le opere di Marco Di Chio sono il risultato di ripetuti e quasi ossessivi passaggi compiuti dentro e intorno alla tela, e nella quale ogni più piccola parte condivide la stessa intensità dell’insieme, come se ogni minima porzione fosse la riduzione in scala dell’immagine complessiva.
All’origine di questa concezione pittorica c’è senz’altro lo studio accurato della filosofia moderna di Breton, Freud ed Ernst; i quali credevano nella produzione di arti ispirate dall’inconscio e dalla irripetibilità dei soggetti.
Marco Di Chio nasce a Verona e vive a Cadidavid (VR), compie gli studi artistici presso l’istituto d’arte “N. Nani” di Verona sotto la guida dei maestri Paolo Favaro e Chiara Castagna. Grazie a loro egli ha potuto essere in contatto direttamente con le nuove tendenze della pittura contemporanea. I suoi quadri sono stati esposti anche nel palazzo della Gran Guardia in occasione della “Giornata dell’arte” nel maggio 2007 e fanno già parte di collezioni private nazionali ed internazionali.
The painting has always been considered the graphic simulation of what we see in nature: trees, landscapes and people were basic models that every painter has always represented.
This type of painting differs totally from this principle, does not reproduce real models, but, jets of color representing emotions tested by the author in his relationship with his own nature or with the world around him. The sign and the point are part of the picture since the fundamentals of geometry (the sign is a set of points, etc..), They form an abstract image in sudden emotional movement, and is in favor to be represented his emotions.
The canvas placed on the ground rather than on the stand, it allows to operate from all four sides, eliminating any kind of hierarchy in painting (above and below, left and right), allowing the painter no longer act with the sole hand, but with all the limbs of the body.
The works of Marco Di Chio are the result of repeated and almost obsessive steps made in and around the canvas, and in which each part smallest shares of the same intensity, as if even the smallest portion was the reduction in scale of total.
At the root of this pictorial concept is certainly thorough study of modern philosophy Breton, and Ernst Freud, who believed in the production of arts inspired from the unconscious and unrepeatability of subjects.
Marco Di Chio was born in Verona and lives in Cadidavid (VR), he studies art at the Art Institute "N. Nani in Verona under the guidance of teachers Paolo Favaro and Chiara Castagna. Thanks to them, he was able to be in touch directly with the new trends in contemporary painting. His paintings were exhibited in the Grand Palace Guard on the occasion of the "Day of the art" in May 2007 and are already part of private collections national and international.
This type of painting differs totally from this principle, does not reproduce real models, but, jets of color representing emotions tested by the author in his relationship with his own nature or with the world around him. The sign and the point are part of the picture since the fundamentals of geometry (the sign is a set of points, etc..), They form an abstract image in sudden emotional movement, and is in favor to be represented his emotions.
The canvas placed on the ground rather than on the stand, it allows to operate from all four sides, eliminating any kind of hierarchy in painting (above and below, left and right), allowing the painter no longer act with the sole hand, but with all the limbs of the body.
The works of Marco Di Chio are the result of repeated and almost obsessive steps made in and around the canvas, and in which each part smallest shares of the same intensity, as if even the smallest portion was the reduction in scale of total.
At the root of this pictorial concept is certainly thorough study of modern philosophy Breton, and Ernst Freud, who believed in the production of arts inspired from the unconscious and unrepeatability of subjects.
Collegamenti esterni
DAL MENSILE "IL SENTIERO", marzo 2008
QUANDO LA MUSICA DIVENTA PITTURA
Emozioni, colori e musica nella pittura di Marco Di Chio
di Caterina Rappo
Marco Di Chio, nonostante la giovane età, possiede notevoli basi culturali sviluppate presso l'istituto statale d'arte "N.Nani" di Verona, istituto che è sempre stato fucina di molti artisti della nostra città.
Frequenta il corso di canto barocco presso il conservatorio "E.F. Dall'Abaco" di Verona ed ha alle spalle numerosi concerti sia in chiese cittadine (San Tomaso Cantuariense, Santa Maria in Organo ed un concerto nella chiesa di Pozzo di San Giovanni Lupatoto), sia in strutture pubbliche quali il Palazzo della Ragione e manifestazioni musicali tenutesi a Padova e Modena.
Notevoli sono gli interessi artistici che vanno dalla musica alla scenografia e dalla pittura alla filosofia, in poche parole ci troviamo di fronte ad un "artista a 360°" che sa dare il meglio di sé in tutto quello che produce.
La mostra tenutasi il 9 e 10 febbraio 2008 presso il Centro Culturale del comune di San Giovanni Lupatoto rappresenta per Marco Di Chio una tappa importante dal punto di vista pittorico in quanto ha avuto la possibilità di far avvicinare un pubblico abituato allo stile pittorico tradizionale al mondo dell'astrazione, convincendo anche i più scettici sulla necessità di capire ed apprezzare quest'arte in tutte le sue forme anche se non convenzionale.
Con pazienza e disponibilità si è messo al servizio dei visitatori illustrando: le motivazioni interiori che hanno ispirato le sue opere; i vari rapporti tra colori e emozioni che sanno ben interpretare, assieme ai fondi, alle luci e ombre, il pieno significato del titolo della mostra "Impressioni" e infine stimolando la psiche dell'osservatore ad esprimere le proprie emozioni e le proprie impressioni.
Il concetto più importante che sta alla base della pittura di Marco Di Chio è la musica classica, che muove i colori ed accompagna l'artista nella loro esecuzione, producendo delle immagini che danno la possibilità di addentrarsi in un mondo fantastico che soddisfi le esigenze visive ma soprattutto quelle mentali, allontanando la mente dalla realtà, da una società influenzata dalla tecnologia e dall'industria.
THE MONTHLY "IL SENTIERO,"
March 2008
WHEN THE MUSIC BECOME PAINTING
Emotions, colors in painting and music by Marco Di Chio
of Caterina Rappo
Marco Di Chio, despite his young age, has considerable cultural foundations developed at the state institute of art "N. Nani" in Verona, institution that has always been the "forge" of many artists of our city. He attended the course singing Baroque at the Conservatory "E.F. Dall'Abaco" of Verona and has experienced numerous concerts in churches cities (San Tomaso Cantuariense, Santa Maria in Institution and a concert in the church of Pozzo di San Giovanni Lupatoto) and in public facilities such as the Palazzo della Ragione and musical events held in Padua and Modena. Noteworthy are the artistic interests ranging from music to painting scenery and philosophy, in a nutshell we are faced with a "360 degree artist" who knows how to give her best in everything we produce. The exhibition held on 9 and February 10, 2008 at the Cultural Center of the municipality of San Giovanni Lupatoto represents for Marco Di Chio an important step from the point of view painting as had the opportunity to bring an audience accustomed to the traditional style painting in the world of the "astraction", convincing even the most sceptical about the need to understand and appreciate this art in all its forms even if unconventional. With patience and readiness was put at the service of showing visitors: the inner motivations that have inspired his works and the various relationships between colors and emotions that can interpret well together to funds, lights and shadows, the full meaning of the title of exhibition "Impressioni" and finally by stimulating the psyche of the observer to express their emotions and their impressions. The most important concept behind the painting of Marco Di Chio is the classical music that moves the colors and accompanies the artist in their execution, producing images that give the opportunity to enter into a fantasy world that meets the needs visual but especially mentally, the mind away from reality, from a company affected by technology and industry.
Foto dal mensile
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